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Messaggio del nostro Compagno, Citto Maselli, letto all’apertura dell’XI Congresso nazionale del PRC-S.E.

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Citto Maselli

Care compagne, cari compagni, caro Segretario,

è la prima volta nei miei oltre 70 anni di militanza comunista che non partecipo a un congresso del mio partito: la convalescenza dopo una recente operazione me lo impedisce.

Mi impedisce di essere fisicamente con voi ma non di partecipare anche se da lontano – ma con la passione di un comunista – ad un congresso che io considero molto importante. È infatti il primo congresso unitario dopo tanti anni di divisioni. Unità come punto di forza, non certo come eliminazione delle differenze che esistono tra di noi e che sono la nostra ricchezza. Garavini diceva nella sua relazione al nostro primo congresso “fondiamo un partito non per chiuderci in una casa come rifugio della nostra fede…. ma per darci una struttura nella quale sono aperte tutte le porte e tutte le finestre”.

Penso che mai come oggi il partito abbia bisogno di essere unito per poter affrontare le battaglie politiche difficilissime che ci aspettano: tornare ad essere noi organizzatori delle lotte dei lavoratori; tornare ad essere, da comunisti, punto di riferimento per la costruzione di una società diversa basata sulla giustizia sociale, sulla partecipazione, sull’inclusione, sulla solidarietà. Un partito che abbia la forza di combattere il pensiero unico dilagante e la dilagante “cultura della realtà” e di costruire la propria egemonia contro questa nuova barbarie.

E, nell’immediato, la sfida delle elezioni politiche e il ritorno della nostra rappresentanza in Parlamento.

Buon lavoro compagne e compagni.

Buon lavoro al nostro segretario Maurizio Acerbo che ha di fronte sfide difficili che sono convinto saprà affrontare con l’intelligenza di comunista che ha dimostrato in questo periodo in condizioni difficilissime e straordinarie.

Buon lavoro al nostro partito, buon lavoro a Rifondazione comunista.

app RIFONDAZIONE